Arthur e il popolo dei Minimei

Primo film della trilogia tratta dalla serie fantasy quasi omonima (*) scritta da Luc Besson su idea di Céline Garcia. Besson stesso ha curato il passaggio al cinema della storia.

Combinazione di live-action e animazione in cui la prima ricorda molto un film Disney anni sessanta, tipo Un maggiolino tutto matto (**), la seconda, invero non completamente riuscita, è completamente folle, con riferimenti temporali mescolati che creano un curioso effetto di spiazzamento.

Si narra di un ragazzetto (Freddie Highmore) che, nell'intento di salvare la proprietà dei nonni dallo sfratto, parte alla ricerca del nonno che scopre essere in giardino, rimpicciolito al fino di andare a far visita al microbico popolo dei Minimei che lì si trovano per motivi troppo lunghi da spiegare.

Lascia così la nonna (Mia Farrow) senza spiegare bene la situazione e si fionda in una inesplicabile avventura nel corso della quale dovrà sconfiggere il perfido Maltazard e si innamorerà della bella, per quanto di carattere difficile, principessa Selenia.

Pur essendo una produzione francese, mira molto al mercato americano in particolare e di lingua inglese in generale. Io l'ho visto in italiano, e così non ho potuto sentire la voce del David Bowie che doppia il cattivo (***), Madonna come Selenia (°), e poi David Suchet (narratore), Harvey Keitel, Robert De Niro, Chazz Palminteri, Snoop Dogg, eccetera.

(*) In quattro volumi. I primi due concorrono a formare la sceneggiatura di questo episodio cinematografico.
(**) L'ambientazione è proprio anni sessanta nel New England americano. Il buffo è che sembra davvero girato in quel periodo.
(***) Scelta che deve essere stata compiuta in fase di pre-produzione, visto che Maltazard assomiglia al Duca Bianco.
(°) Come dicevo, il mondo dei Minimei è tutto strano. Selenia ha mille anni locali, che corrispondono a dieci anni nostri, ma ha una maturità e una voce di una donna non più giovanissima.

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