300

Alla base di tutto c'è un fatto reale, la sanguinosa battaglia delle Termopili avvenuta circa due millenni e mezzo fa nel corso della seconda guerra persiana. Quel che sappiamo di quei lontani avvenimenti deriva principalmente da quello che, pochi anni dopo, ne ha scritto Erodoto nelle sue Storie. Si tenga presente che Erodoto era greco e, per quanto storico nell'animo, non lo si può biasimare se non è stato del tutto imparziale nel suo racconto.

Molti anni dopo, la Twentieth Century Fox decide di fare un film sulla vicenda, L'eroe di Sparta (*), girato in Grecia su sceneggiatura dell'improbabile George St. George basata su un lavoro di ricerca storica tutto made in Italy (**). Occhio e croce mi sembra che lo scopo fosse quello di far girare soldi producendo un film vagamente propagandistico. Il risultato non è malaccio, almeno per i cultori del genere, e ha ottenuto un curioso effetto collaterale. Lo vide infatti Frank Miller e ne restò molto impressionato. Al punto che, molti anni dopo, quando ormai era un fumettaro tra i più affermati, andò a riprendersi la storia e ne tirò fuori una serie di cinque albi (1998), che poi vennero fascicolati in un opera completa nel 2000.

Passaggio finale, Zack Snyder legge il fumetto, se ne innamora e fa di tutto per convincere la Warner a scucire il pacco di milioni necessari per farlo diventare un film. Per sua fortuna, era appena stato convertito in film il fumetto (***) Sin city (2005), sempre di Frank Miller, ottenendo una risposta di pubblico positiva quel tanto che bastava per stanziare un bel budget.

Di quanto scrisse Erodoto resta poco, in compenso la traduzione da fumetto a pellicola è fatta con un certo garbo e penso che gli estimatori di Miller potrebbero gradire questa versione. Io, invece, l'ho trovata piuttosto noiosa, rischiarata a tratti da un umorismo che mi è sembrato involontario. In positivo, mi sono trovato a considerare un parallelo con i film di Michael Bay (°). Se Bay deve essere stato uno di quei terribili bimbetti che amano far esplodere tutti i loro giocattoli con petardi (°°), Snyder deve essere stato uno di quelli che passavano il tempo a far combattere i suoi bambolotti (°°°). Mi immagino che scontri deve aver sceneggiato tra Hulk e Big Jim.

La storia è che un gayssimo re Leonida (Gerard Butler) mette assieme 300 guerrieri spartani molto muscolosi e tutti quanti marciano in mutande fino alle Termopili. Lì incontra l'altrettanto gay Serse (Rodrigo Santoro), un androgino gigantesco follemente innamorato del piercing e di se stesso, che per motivi poco chiari vuole invadere la Grecia. Leonida teme che Serse voglia la fine del culturismo greco, e allora si arrabbia. Meglio morti, ma con tutti i muscoletti scolpiti e oliati.

Serse, furibondo, gli manda contro tutto quello che ha a portata di mano. Elefanti, rinoceronti, bersaglieri effeminati, e anche la sua guardia del corpo: dei ninja immortali. Nulla sembra riuscire a scalfire lo scudo umano spartano. Se non che ...

Nonostante il gran spreco di rallenty, questo non sarebbe bastato a coprire la lunghezza standard della pellicola, e allora Snyder ha buttato dentro una trama parallela, con la signora Leonida, la regina Gorgo (Lena Headey), che cerca di convincere i politici spartani ad inviare rinforzi al suo amato sposo e re. C'è però un bieco e corrotto politico (Dominic West) che si intromette.

Per l'angolo delle curiosità, questo è il primo film per il grande schermo di Michael Fassbender, è Stelios, il luogotenente di Leonida che ha una storia alla Eurialo e Niso con il figlio del vice.

(*) The 300 spartans (1962).
(**) Remigio Del Grosso, Giovanni d'Eramo, ma anche Ugo Liberatore e Gian Paolo Callegari.
(***) O graphic novel, come mi sembra sia più politically correct dire di questi tempi.
(°) Se proprio ci si vuole fare del male, si può vedere, come esempio della sua poetica, Transformers 4 - L'era dell'estinzione.
(°°) Chissà se il cattivello di Toy story è ispirato a lui.
(°°°) Action figure?

2 commenti:

  1. Una delle ignorantate più ignoranti del cinema... Però capisco come sia entrato a far parte della cultura pop

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    1. Col dovuto rispetto, non ci credo. O se l'hai davvero capito, usa la tua illuminazione per creare un qualcosa di simile (magari non così brutto) e goditi i milioni che ne derivano!

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