Regali da uno sconosciuto - The gift

Robyn (Rebecca Hall) e Simon (Jason Bateman) si trasferiscono in California, seguendo una offerta di lavoro per lui. Si intuisce una tensione sotterranea, ma i due sembrano affiatati. Scopriamo poi che lei ha avuto una gravidanza finita male che l'ha scombussolata niente male, e che lo spostamento serve anche per allontanarla dai ricordi di Chicago. Inoltre, per lui è un riavvicinamento ai luoghi dell'infanzia.

A far da detonatore appare Gordon (Joel Edgerton) detto Gordo (*), compagno di scuola di Simon ai tempi delle superiori. Nonostante che la coppia sia freddamente gentile con lui, Gordon non se ne dà per inteso e li tampina ripetutamente, sommergendoli di attenzioni e piccoli regali. A Robyn non dispiace, Simon aumenta la sua freddezza, dice di ricordarsi poco o niente di lui, gli viene in mente un altro soprannome che gli avevano affibbiato ai tempi, Weirdo (**), e sostiene che Gordon li ha presi di mira perché avrebbe il folle sogno di portargli via Robyn, la casa, la sua vita.

Gran parte dell'azione è vista seguendo il punto di vista di Robyn, che si trova nella situazione di dover capire quale sia il vero legame tra Simon e Gordon, nascosto da entrambi.

Trattasi del debutto alla regia di Joel Edgerton, dopo essersi fatto un nome al reparto scrittura (***) e soprattutto come attore. Si resta all'interno dei canoni del thriller, anche se vengono inserite idee che trascendono il film di genere, quale uno studio psicologico, seppur non troppo approfondito, del fenomeno del bullismo. Parlare del dilemma di come possa una persona ottenere giustizia per un torto subito quando non ha la forza di far valere i propri diritti, vuol dire tirare in ballo Michael Haneke, e mi sembra proprio che Edgerton faccia riferimento a Niente da nascondere.

A mio gusto, storia perde qualche punto per aver costruito il personaggio di Gordon più pensando alle necessità del genere che a quelle della verosimiglianza. A tratti mi pare addirittura che sia tratteggiato come un genio del male alla Keyser Söze (°). Avrei preferito un suo sviluppo più lineare, lasciando la complessità al rapporto tra Simon e Robyn.

Il film rivaleggia con Un pesce di nome Wanda (1988) per la richiesta peggio riuscita di scuse. Crichton la metteva sul versante comico, qui siamo sul drammatico.

Bella la colonna sonora di Danny Bensi e Saunder Jurriaans.

(*) Che in spagnolo significa grasso.
(**) Che era il primo titolo della sceneggiatura, da weird, molto strano.
(***) Suo il racconto originale da cui è stato sviluppato The rover.
(°) I soliti sospetti.

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