Sangue blu

Nella nobile famiglia dei d'Ascoyne non si può tollerare che la figlia del duca sposi un tenore italiano, tal Mazzini. A farne le spese è il figlio della coppia, Louis (Dennis Price) che cresce in relativa povertà e ossessionato dalla perdita dei diritti nobiliari. Ma a farlo uscire completamente di testa saranno la indisponibilità del nonno a riconciliarsi con sua figlia nemmeno dopo la di lei morte precoce, e gli sberleffi della donna di cui si è innamorato, Sibella (Joan Greenwood), che gli preferisce un loro noioso ma agiato amico.

Approfittando del diritto dei d'Ascoyne di passare il titolo anche seguendo la discendenza per il lato femminile, Louis pianifica la morte di tutti i suoi parenti che lo separano dal titolo. Per alcuni di essi non c'è bisogno del suo intervento, basta la natura o l'imbecillità umana, per gli altri usa mezzi dai più comuni - veleno, fucile da caccia - ai più improbabili - freccia che abbatte una mongolfiera.

A ostacolare il suo successo non è la carneficina familiare, che non sembra stupire nessuno, ma la persistenza di Sibella che, accortasi di aver scelto il pretendente sbagliato, prima cornifica il marito, poi tenta con tutti i mezzi di cambiare cavallo in corsa. Il problema è che Louis si è reso conto che Sibella le piace come amante, ma come contessa le preferisce Edith (Valerie Hobson) che ha il physique du rôle, anche perché l'ha conosciuta in quanto moglie di un suo parente eliminato per combustione.

Finale aperto. Louis fa un errore che potrebbe perderlo, ma magari fa in tempo a rimediare.

Tutti gli otto d'Ascoyne di cui facciamo conoscenza prima della loro prematura dipartita, compresa Lady Agatha, sono interpretati da Alec Guinness, in una serie di variazioni estremamente spassosa. Antonio De Curtis ne ha seguito alla lontana le gesta in Totò diabolicus, dove interpreta sei elementi della famiglia di Torrealta.

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