Humandroid

Nel futuro prossimo, Deon (Dev Patel) lavora per la Tetravaal, azienda di robotica sudafricana. Per loro ha creato Scout, un robot antropomorfo per la polizia locale, che è molto contenta di come funziona. Ora Deon ha un altro progetto, creare una intelligenza artificiale che permetta di raggiungere la cosiddetta singolarità, ovvero il momento in cui l'intelligenza umana venga superata da quella di un nostro artefatto. O magari il suo intento non era così ambizioso, ma comunque è quello che ottiene.

Ha però un paio di problemi. Uno è il suo capo, Michelle (Sigourney Weaver) che non vede grossi sviluppi commerciali a breve termine in una macchina senziente, anche perché Deon, da vero nerd, non è capace di illustrare le potenzialità del suo progetto in modo che possa risultare gradito ad un manager. L'altro è Vincent (Hugh Jackman), suo collega che ha concepito un concorrente di Scout, a nome Moose, che però è un mostro inutilizzabile per il cliente principale dell'azienda, ovvero la polizia sudafricana, essendo piuttosto una macchina da guerra. Perché mai Vincent non spiega a Michelle che sarebbe meglio proporre Moose all'esercito, è uno dei misteri della sceneggiatura. Comunque sia, Vincent, invece di prendersela con se stesso o con Michelle, preferisce scaricare la sua frustrazione di Deon.

Come se questo non bastasse, una piccola banda di delinquenti locali, capitanata da Ninja e Yo-Landi (*), ha l'idea demente di rapire Deon per obbligarlo a sabotare gli Scout della polizia, per aver così campo libero in una rapina che dovrebbe essere quella grossa, capace di risolvere tutti i loro problemi.

Da tutta questa serie di presupposti nasce Chappie (**), nome che viene dato da Yo-Landi allo Scout 22 come questi entra nelle loro mani. Succede quindi che Deon voglia far crescere l'intelligenza artificiale di Chappie come quella di una brava persona, Ninja vuole farlo diventare un super gangster, Vincent vuole spaccare tutto.

Come va a finire, non è poi così importante, dopotutto.

Non mi è molto chiaro cosa avesse in mente Neill Blomkamp quando ha sviluppato questo progetto. E forse non era chiaro nemmeno a lui. Questo spiegherebbe una certa confusione nello sviluppo della trama, oltre ad una serie di buchi di sceneggiatura, incongruità negli sviluppi e nei comportamenti dei personaggi che mi hanno lasciato piuttosto perplesso. Si pensi ad esempio all'assoluta mancanza di sicurezza all'interno di Tetravaal. Sembra che tutti possano allegramente entrare uscire, portando con sé di tutto e di più, senza che nessuno abbia niente da ridire.

All'origine del personaggio di Chappie c'è l'idea del primo cortometraggio di Blomkamp (***), che però è davvero cortissimo, un minuto e poco più, e finisce per essere semplicemente l'illustrazione di un concetto. Le linee principali della storia difficilmente non possono far pensare a Robocop, Chappie sembra un misto tra C-3PO (noto da noi anche come D-3BO) di Guerre stellari e Numero 5 del Corto ciruito di John Badham, quest'ultimo film, oltre a numerosissimi altri che stanno uscendo in questi tempi, vedi ad esempio Transcendence o Automata, segue la stessa direzione per quanto riguarda il ragionamento sulla singolarità.

(*) I due sono noti con gli stessi nomi nel loro paese, essendo due terzi della band hip hop Die Antwoord (La risposta, e se loro sono la risposta, non voglio sapere quale sia la domanda).
(**) Che è anche l'amichevole titolo dato al film in originale.
(***) Risale al 2004, il titolo è Tetra Vaal, come l'azienda che produce gli Scout. Facilmente reperibile in rete.

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