Charlot

E' stato Richard Attenborough a prendersi l'improbo compito di portare sullo schermo la vita di sir Charles Spencer Chaplin, finendo ovviamente per scontentare qualcuno, come ad esempio che tuttora vede in lui un pericoloso sovversivo, chi gli preferisce Buster Keaton, o magari anche chi lo ritiene semplicemente uno sporcaccione. A me non è sembrato male, anche grazie ad un grande Robert Downey Jr., che pare non abbia ottenuto l'Oscar per motivi personali, ovvero era insopportabile al punto da alienarsi il voto di gran parte di quelli che lo conoscevano.

Non mi ha convinto appieno la struttura del film, strutturato a matrioska. Scopriamo infatti alla fine che è tutto un sogno di Chaplin (Downey), appisolatosi mentre pensava cosa rispondere all'Academy che gli ha offerto l'Oscar alla carriera che gli verrà consegnato nel 1972. Nel sogno rivive una discussione che avrebbe avuto dieci anni prima con George Hayden (Anthony Hopkins), personaggio che nella finzione filmica è stato l'editor che ha seguito la pubblicazione della sua autobiografia, a proposito della struttura generale dell'opera. Il che è un ottima scusa per ripercorrere tutta la vita di Chaplin, ma paga il prezzo di una certa artificiosità.

Nonostante quello che lascia intendere il titolo italiano (*), l'enfasi non è tanto sul suo personaggio più famoso, quanto sulla sua vita privata, dalla miseria di quand'era bambino, al successo americano, conseguente scontro con il terribile J. Edgar Hoover, con tutto quello che ne consegue. Le scene con Charlot sono comunque tra le più belle, quella iniziale, con il personaggio che si strucca per diventare persona è molto potente. A proposito, la bravura di Downey Jr. nella parte è tale che Attenborough può permettersi di mostrarci il vero Chaplin in azione senza che questo faccia sfigurare l'interpretazione moderna.

Anche se gran parte del tempo l'attenzione è su Chaplin, notevole è il cast al contorno, che include Geraldine Chaplin nei panni di sua nonna, ovvero Hannah, la madre di Charlie; Dan Aykroyd come Mack Sennett, il famoso produttore di comiche che portò Chaplin nel mondo del cinema; Kevin Kline come Douglas Fairbanks, grande attore e amico del nostro; Milla Jovovich prima moglie; Marisa Tomei come Mabel Normand, regista dei primi film di Charlot; eccetera.

Particolare importante che mi era sfuggito. La vita sentimentale di Chaplin è stata a dir poco complicata. Innamoratosi a prima vista di Hetty Kelly quando era ancora a Londra, la perde di vista causa il suo successo americano, ne cerca copie in tutte le altre donne che incontra, fallendo miserabilmente, finché non troverà Oona O'Neill, ultima donna che sposa e a cui resterà legato fino alla morte. La Kelly e la O'Neill sono interpretate da Moira Kelly.

(*) Il titolo originale è Chaplin.

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