Mud

Prendi una storia che sembra una favola, trasponila in un mid-west dei giorni nostri, segui il punto di vista di due personaggi minori ma che finiranno per dare un contributo fondamentale, che, essendo ragazzetti - quasi bambini, ti permettono di usare toni alla Tom Sawyer (Mark Twain), o alla Stand by me (Stephen King - Rob Reiner). Se riesci a raccontare come Jeff Nichols (sceneggiatura e regia), ti può venire fuori un bel film come questo.

Come nel precedente Take shelter, Nichols segue personaggi minori in ambienti periferici che si comportano in maniera bizzarra, ma che hanno molto da dire, a chi voglia, o possa, ascoltare. Già, perché nonostante il buon successo di critica nei festival a cui è stato presentato (unica possibilità per trovare una distribuzione decente per chi non è coperto da una major) e il conseguente relativo successo commerciale, non mi pare che in Italia sia passato in alcun cinema, e nemmeno sia disponibile in DVD. Fortuna che al giorno d'oggi non è difficile procurarsi versioni per altri Paesi europei a prezzi decenti. Unico problema, niente doppiaggio (ma questo lo vedrei in positivo come uno stimolo ad imparare l'inglese) e, almeno nell'edizione che è capitata nelle mie mani, niente sottotitoli nella nostra lingua.

Abbiamo dunque un eroe (Matthew McConaughey), anche se è difficile definirlo senza macchia, al punto che si fa chiamare Mud, ovvero Fango, nome quanto mai adeguato visto che tutta l'azione si svolge sul fangosissimo Mississippi, che farebbe qualunque cosa per la sua bella Juniper (Reese Witherspoon). Lei, però, pur amandolo, è volatile come l'uccellino che si è fatta tatuare sulla mano, e non riesce proprio a legarsi a lui. C'è poi una folta schiera di cattivi, che vogliono eliminare, possibilmente in modo molto doloroso, Mud.

Il quale è solo al mondo, figlio di genitori ignoti. Avrebbe una specie di padre adottivo, Tom (Sam Shepard), che però si è stufato di dirgli che non si può fidare di Juniper, delle sciocchezze che combina per cercare di conquistarla, e praticamente gli dice che non vuole più aver nulla a che fare con lui.

Entrano in azione i nostri piccoli salvatori, Ellis (Tye Sheridan, che mi sembra destinato ad un brillante futuro) e Neckbone (Jacob Lofland, suo debutto, ottima intesa con Sheridan), ragazzetti di famiglie sull'orlo della povertà e forse pure della catastrofe, i genitori del primo sono decisamente in crisi, il secondo ha solo un bizzarro zio (Michael Shannon, era protagonista in Take shelter) che vive facendo il palombaro nel fiume con una attrezzatura casalinga che sembra da cartone animato. Ellis vede in Mud qualcosa che nessuno sembra vedere, forse nemmeno lo stesso Mud riusciva a vedere più, e riesce, pure attraverso mille pericoli, errori, sconfitte, a propiziare una fine che, se non è esattamente lieta, è almeno positiva.

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