Oblivion

Come da titolo, dimenticabile. Così dimenticabile che mi sono dimenticato di scriverne al momento della visione. Non che sia brutto. Lo direi piuttosto mancante di un senso ed eccessivamente patinato, quasi come se si trattasse di un gigantesco spot pubblicitario (ma per cosa?).

Molti i riferimenti, più o meno diretti e voluti, ad altri film del genere fantascientifico, da 2001 di Kubrick fino a Moon di Duncan Jones. Meglio guardarsi gli originali.

Futuro prossimo, pianeta Terra semidistrutto in seguito ad un attacco extraterrestre. Seguiamo la storia seguendo la prospettiva di Jack 49 (Tom Cruise), che ha informazioni confuse su quello che sta succedendo. Scopriremo come stanno le cose per davvero seguendo il suo percorso.

Per quel che ne sa lui, è stato assegnato assieme a Victoria (Andrea Riseborough), al supporto di una missione automatizzata che sta suggendo acqua in gran quantità dal nostro pianeta, per portarla su Titano, dove gli umani avrebbero pensato di creare Terra 2, visto che il nostro pianeta non offrirebbe la possibilità di sopravvivere. [Il che è evidentemente assurdo, vista la distanza di Titano dal Sole. Anche in caso di catastrofe apocalittica, considerando la nostra tecnologia corrente e quella che possiamo pensare di avere nel vicino futuro, la nostra migliore scommessa sarebbe adattarci alle nuove condizioni terrestri. O, se proprio fossero indecenti, pensare a Marte.]

Jack sogna spesso una bella donna, Julia (Olga Kurylenko), che pensa sia frutto della sua fantasia, forse causata dal fatto che la sua missione è basata vicino a quel che resta di New York, e che i suoi sogni sono appunto relativi a fatti che sarebbero accaduti proprio lì, in un passato che, per quanto ne sa lui, non è mai accaduto. Figurarsi la sua sorpresa quando incappa in un modulo spaziale umano che si schianta a terra e contiene, tra gli altri, proprio la Julia dei suoi sogni.

Altro polo della storia è Beech (Morgan Freeman), un militare a cui tocca il ruolo di spiegare gran parte di quel che è accaduto davvero.

L'intricata situazione verrà risolta con gran dispendio di esplosioni di varia entità.

La storia originale è stata scritta da Joseph Kosinski, che poi è riuscito a mantenere la regia dell'opera. La colonna sonora, firmata dagli M83, è in linea con la dimenticabilità del film. A risollevarla ci pensano i Led Zeppelin (Ramble on), e i Procol harum (A whiter shade of pale).

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