Total recall - Atto di forza

Il tema di fondo è la memoria, o la fuga della realtà, a seconda di come si voglia leggere la storia. È un quasi-remake del Total recall del '90, firmato da Paul Verhoeven che aveva come protagonisti Arnold Schwarzenegger e Sharon Stone (Basic instinct è di due anni dopo) che però, almeno per certi aspetti, si mantiene più vicino al racconto originale di Philip K. Dick, per altri duplica, semplicemente aggiornando le tecnologie, scene del film precedente, e i finali sono tutti e tre diversi.

Se non si hanno aspettative eccessive, direi che ci si può divertire. C'è qualche particolare poco ragionevole nella sceneggiatura, la regia di Len Wiseman non è certo memorabile, colonna sonora dimenticabile senza problemi, nel cast artistico Colin Farrell domina incontrastato tra le donne (Kate Beckinsale e Jessica Biel) anche per colpa dei loro personaggi. Piccola parte per Bill Nighy.

Siamo in un futuro prossimo da incubo, una guerra totale ha reso l'intero mondo inabitabile, con l'eccezione di parte della Gran Bretagna e dell'Australia. A Londra vivono i ricchi, dall'altra parte del mondo i poveri. Per motivi inspiegabili, i poveri sono costretti a fare i pendolari via uno scientificamente interessante tunnel che taglia dritto per il centro della Terra. Un'opera ingegneristica affascinante e impossibile sia con le tecnologie attuali sia con quelle mostrate dal film. Il tunnel potrebbe essere letto come metafora della difficoltà del passaggio tra i Paesi Ricchi (noi, ma direi che gli sceneggiatori pensavano più a loro, ovvero gli Stati Uniti) e Quelli Poveri (il resto del mondo, tra cui in un certo senso ancora noi). Si vedano ad esempio i controlli di frontiera, che ricordano fastidiosamente quelli ai confini americani. L'uso di Londra al posto di New York direi che serve a rendere meno disturbante il finale, i cui i Ricchi vengono indicati come molto, ma molto, cattivi.

Un tale (Colin Farrell) ha uno strano sogno ricorrente, in cui è imprigionato, cerca di fuggire con l'aiuto di una bella figliola (Jessica Biel) ma non ci riesce. La moglie (Kate Beckinsale), che non è scema, ha il dubbio che lui sia stufo della loro relazione, ma lui nega. È un povero, e dunque pendola per andare produrre dei robot poliziotti che ricordano guerre stellari (e un po' anche Robocop). Per avere un sollievo dalla sua vitaccia, si reca in uno strano posto, Rekall, in cui fanno impianti di memorie a richiesta. Chiede che gli venga creato il ricordo in cui lui è una spia doppiogiochista per Ricchi e Poveri, e ha una storia complicata con tanta azione e belle donne. Segue una storia complicata con tanta azione e belle donne, in cui la moglie lo segue tutto il tempo e cerca di ucciderlo in vari modi. La cosa avviene in modo da farci dubitare quale sia la verità (nel film, intendo) e quale la falsa memoria. Un po' anche come Inception, a ben vedere.

6 commenti:

  1. L'ho visto al cinema e l'ho trovato tremendo. Una trama risibile e dei personaggi piattissimo. L'unica cosa che si salvava era la parte tecnica XD
    L'idea di fondo non è male ma tutto il film, in pratica, è un enorme inseguimento in auto XD

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    1. In effetti la regia non è che punti molto sull'approfondimento dei personaggi, e direi che non sfrutti al meglio alcuni spunti interessanti della sceneggiatura.

      Io ho letto la storia come quella di un tale che è stufo della propria moglie, si inventa una storia fantastica in cui lui è un super-007, ma i suoi sensi di colpa fanno sì che la moglie lo insegua per tutto il tempo per cercare di fargliela pagare. A vederlo così si fanno anche quattro risate.

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  2. Io punto sull'originale, devo farmi meno male prima. Siamo a corto di idee, ma Dick merita ogni tanto una rivisitazione, visto che ha fornito idee a tutti.

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    1. Io sarei per il pareggio. Verhoeven batte Wiseman senza problemi ma, a mio parere, Schwarzy riesce ad essere credibile solo in ruoli alla terminator.

      Questa dovrebbe essere una storia basata sull'ambiguità: il protagonista è una superspia o un metalmeccanico depresso in fuga dalla realtà?

      Non ho capito poi bene il motivo di spostare parte dell'azione su Marte. Mi è sembrata una inutile complicazione della trama.

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  3. Sono d'accordo con Gegio caro Blabla ..ho in testa l'originale , anche se non mi ha fatto strappare i capelli, ma i remake non sono mai stati il mio forte purtroppo, salvo qulache rara eccezzione.
    Non male Farrel, ma è un po' pochino per reggere il tutto...
    Bacio Blabla...

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    1. Non che sia un gran fan dei remake, però l'originale era di venti anni prima. Direi che si può lasciar correre. Mi pare più bizzarro il caso di Spider-man.

      Concordo su Farrell come punto forte del film, e che il resto non sia da fare i salti di gioia.

      Arrossisco per il bacio ;)

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