ParaNorman

È un prodotto della Laika Entertainment, quelli di Coraline, una animazione a passo uno con un budget che fa pensare che la cifra sia indicata in rupie o lire turche (e invece no, le decine di milioni si riferiscono proprio a dollari americani), di cui avevo sentito parlare molto bene, e che invece a me mi ha lasciato parzialmente insoddisfatto.

Non ho capito bene a che pubblico sia rivolto. Norman, il protagonista, ci tiene a rimarcare di avere undici anni e l'immaginario horror direi che si adatta bene a quella fascia di età (io l'ho trovato assopente, ma ho qualche annetto di più e l'orrore non è un genere che mi attizzi). Ma la trama piuttosto articolata e svariate allusioni sessuali mi paiono più rivolte a ragazzini con qualche anno di più.

Norman, come da titolo, ha poteri paranormali. Vede gli spiriti dei defunti, in particolare sua nonna paterna che continua imperterrita ad occupare il divano in soggiorno nonostante la sua dipartita. Questa sua caratteristica lo rende poco gradito ai suoi coetanei, e a scuola subisce le angherie del bullo locale (che mi ha ricordato molto Moe, il bullo di Calvin, fumetto Calvin & Hobbes).

Segue complicata vicenda che coinvolge una strega mandata al rogo tre secoli prima in quello stesso paese, che includerà zombie, portenti stregoneschi, folle urlanti, eccetera. Fino al lieto fine d'obbligo.

Qualche scena bella c'è. Ancora verso l'inizio c'è la camminata di Norman da casa a scuola. Una oggettiva che diventa soggettiva del protagonista, che vede una folla trapassati. A pensarci bene, strano che Norman veda tutti quei fantasmi solo in questa breve sequenza. Che fine fanno? La loro sparizione fa pensare che in realtà Norman non li veda affatto, il che avrebbe più senso, ma rende complicata la comprensione del resto del film.

Dopo un'ora arriva un sogno in cui Norman rivive la scena della condanna della strega (che risulta essere un suo alter ego al femminile, aprendo uno spiraglio su una possibile interpretazione psicologica della vicenda che eviterebbe il ricorso al paranormale da Halloween) che dà finalmente un senso alla costruzione della storia. Il suo problema è, a mio avviso, che arriva troppo tardi.

Non banale il messaggio, leggibile anche come critica alla politica estera americana alla Bush, banalotti invece i personaggi, con gli adulti mostrati in blocco come incapaci di ascoltare, e tutti quanti monodimensionali e poco approfonditi. Ad uscirne bene, con capacità di crescita e cambiamento, mi pare sia la sola strega. Che però, a ben vedere, è morta da centinaia di anni.

2 commenti:

  1. Io rientro nella categoria di chi ha apprezzato "ParaNorman". In alcune scene mi sono spaventata (non tutti gli horror ci riescono), in altre ho riso, in altre ancora sono rimasta con il fiato sospeso. Probabilmente la sala cinematografica amplifica tutti questi sentimenti, se in futuro dovessi guardarlo a casa potrei cambiare idea.

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    1. Credo tu abbia ragione. Magari anche a casa, ma in gruppo, possibilmente a carnevale o halloween, rende meglio.

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