Biancaneve e il cacciatore

Non so se esista titolo che sia più clamoroso spoiler di questo. Biancaneve sarà infatti chiamata a scegliere tra l'amore del principe William (nulla a che fare con personaggi realmente esistenti) e il cacciatore del titolo. I conoscitori della fiaba orginale arricceranno il naso, ma le varianti non si fermano qui. La storia viene sviluppata tenendo d'occhio l'immaginario del Signore degli Anelli, della Storia infinita, direi anche Guerre Stellari, e magari anche un tocco della Giovanna d'Arco di Luc Besson (Milla Jovovich). Il che porta ad un notevole arricchimento rispetto alle premesse iniziali.

Curioso che nelle stesso anno sia uscita una seconda Biancaneve, l'altra ha la regia di Tarsem Singh e vede contrapposte Julia Roberts (regina cattiva) a Lily Collins. Quella versione dovrebbe piacere ad un pubblico più giovanile (e femminile), questa, invece, mi pare più pensata per un pubblico sempre minorenne ma con qualche anno in più. Più oscura, più militaresca, meno scanzonata.

Pur essendo alla sua prima regia, Rupert Sanders non se la cava per niente male.

La bella regina madre (Liberty Ross) ha giusto il tempo di concepire Biancaneve, farle un paio di raccomandazioni prima di lasciare questa terra. Il padre (Noah Huntley) ha qualche battuta in più, giusto il tempo di farsi gabbare dalla perfida Ravenna (una splendida Charlize Theron).

Anni dopo, Biancaneve è diventata Kristen Stewart, e Ravenna decide che sia giunta l'ora di mangiarle il cuore (niente di personale). Lei però scappa nella mefitica Foresta Oscura, e il cacciatore (Chris Hemsworth) viene ingaggiato per ritrovarla. I due, però, finiscono per fare comunella, e scappano inseguiti dalle Forze del Male, fra cui si fa ingaggiare il principe William (Sam Claflin) in incognito, arcere che Legolas gli fa un baffo (OK, diciamo che è un match alla pari). Varie peripezie, incontro con gli Otto Nani, che una provvidenziale freccia riduce ai meglio noti Sette Nani. Non ho capito bene come hanno fatto, ma tra i nani mi sembrava di aver notato facce note, che poi sono risultati essere Bob Hoskins (!), Nick Frost (!!) e Toby Jones (!!!). C'è anche un incontro con un misterioso enorme cervo chiamato "Cuore bianco", che mi ha fatto pensare alla Principessa Mononoke.

Colpo di coda di Ravenna, che sembra aver ragione di Biancaneve, ma la favola ha un finale che non può essere cambiato (almeno, non così radicalmente), e dunque Biancaneve rediviva fa un discorsetto alla Enrico V (anche se ovviamente Shakespeare - e pure Kenneth Branagh - sono su un altro pianeta), si veste da amazzone guerriera e parte all'assalto del suo castello natio.

Pur essendo in fin dei conti una storia in bianco e nero, c'è da apprezzare lo sforzo degli sceneggiatori (tra cui spicca il nome di Hossein Amini) per non lasciare i personaggi nella bidimesionalità delle favole. La crudele Ravenna ha infatti un terribile passato alle spalle, il che ovviamente non giustifica il suo comportamento, ma lo spiega. Inoltre, pure essendo nera dentro (nera come i corvi in cui si trasforma e da cui ha preso il nome) ha le sembianze della biondissima Theron. D'altro canto la buona Biancaneve, che finirà per versare lacrime pure per la crudele matrigna, verrà incoronata in una cerimonia contornata da guardie che non mi paiono poi molto diverse da quelle di cui amava circondarsi Ravenna, e ha un certo non so che nello sguardo che non mi avrebbe fatto stare molto tranquillo, se fossi stato in quella sala.

4 commenti:

  1. Faccio di tutto per dimenticare questo film ed ecco CineBlaBla che fa riaffiorare brutti ricordi. Grazie eh! :D
    Di questo film salvo solo Charlize Theron, la costumista della signora Theron e la computer grafica.

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  2. Giusto, ne avevi parlato qui: http://componenteinstabile.blogspot.it/2012/07/biancaneve-e-il-cacciatore.html, e così male che mi avevi rafforzato nella convinzione di non vederlo al cinema. Ma con i DVD sono meno selettivo.

    Per me, la Theron vince lo scontro quasi diretto con la Roberts (sconfitta ma con onore), mentre la giovane Collins strapazza la Stewart (entrambe molto inferiori alle prime due). Per le sceneggiature darei un pareggio, alla regia ho preferito Sanders. Da Tarsem Singh mi sarei aspettato di più.

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  3. Mai pensato che Biancaneve potesse essere cosi interessante da ispirare tutte queste versioni,persino in salsa guerriera....

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    1. Temo che sia piuttosto la ricerca di sceneggiature che abbiano un qualcosa di noto a spingere i produttori a cercare soggetti come questi ...

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