Incantesimo

In originale Holiday, visto che il punto chiave della storia è la vacanza che il protagonista (Cary Grant) vorrebbe prendersi. Il titolo italiano non ho capito a cosa alluda, se non all'eccellente risultato. Impossibile non notare la somiglianza con Scandalo a Filadefia, entrambi sono basati su un pezzo teatrale di Philip Barry, stessa regia, George Cukor, e stessa protagonista femminile, Katharine Hepburn. Cary Grant là è un po' sottotono, qui invece è in forma scintillante.

Grant è un giovanotto in carriera, lavora da quando è bambino ed è vicino a mettere da parte una cifra ragguardevole. La sua idea è che, una volta raggiunto quel traguardo, sia tempo di prendersi una lunga vacanza, e poi decidere che fare della sua vita. L'azione inizia che ha incontrato quella che pensa essere la donna della sua vita (ma è Doris Nolan, e dunque sappiamo che non sarà lei), ne parla con una coppia di amici (lui è Edward Everett Horton, uno di quei caratteristi che restano impressi), in una scena molto teatrale che ha lo scopo di farci sapere il setting della storia senza perdere troppo tempo.

Subito dopo assistiamo alla sorpresa di lui nello scoprire che lei è figlia di un riccone e vive in una specie di maniero nel bel mezzo di New York, sulla quinta Avenue. Ci viene presentata la famiglia di lei, e scopriamo che la sorella è niente meno che la Hepburn. Difficile non immaginare come andrà a finire, il bello è nel come il tema viene svolto. La coppia Grant-Hepburn funziona a meraviglia, ben supportata dal resto del cast.

I toni da commedia romantica nascondono, per chi ne fosse interessato, una tematica più profonda. Ci si chiede infatti che senso ha una vita che miri esclusivamente all'accumulo di ricchezza, quando poi questo implichi il sacrificio di quelle che sono le reali aspirazioni dell'individuo. Siamo dunque dalle parti di Revolutionary road o, volendo, Margin call.

2 commenti:

  1. esatto!
    è proprio il contrario di REVOLUTIONARY ROAD: è Lui che vuol andare a Parigi (con un milione di dollari in tasca è ancora più bella), mentre Lei non vuol lasciare il maniero
    però Lui ci va lo stesso (con la sorella di Lei) e non muore nessuno: è una COMMEDIA (forse la commedia migliore che sia stata portata sullo schermo), non una TRAGEDIA

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    1. Già, qui si ride e c'è pure un happy ending a sorpresa. O meglio, sarebbe a sorpresa se fossero riusciti a convincere una attrice di livello paragonabile alla Hepburn a prendere il ruolo dell'antagonista. Così avremmo avuto una struttura simile alla storia di Filadelfia.

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