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Molti anni fa ho letto un breve racconto di fantascienza in cui il protagonista era un militare che combatteva una lunga guerra in un futuro remoto. Una guerra così lunga che a un certo punto cominciarono (o cominceranno) a scarseggiare i soldati per combatterla. Il problema viene (mostruosamente) risolto dagli alti papaveri riportando in vita i propri morti per tornare a farli combattere. Purtroppo non ricordo più autore e titolo dell'opera - il lettore di passaggio che mi possa aiutare a rinfrescare la memoria è pregato di lasciare un commento.

Poi c'è Brazil, film dell'immaginifico Terry Gilliam (e, se non bastasse, Tom Stoppard co-sceneggia assieme a Charles McKeown), dove nel finale il protagonista si crea un'universo parallelo in cui sfuggire.

In Rabbit hole, invece, un ragazzino utilizza il concetto teorico di universi paralleli per tener viva la speranza che un qualche suo "lui" alternativo, in un altro universo, viva una vita migliore, grazie al cambiamento di un qualche accadimento.

Ricomincio da capo ci mostra un universo "inceppato", in cui un intervallo temporale viene ripetuto indefinitamente, e in cui la ciclicità apparentemente infinita viene interrotta solo quando il protagonista scopre cosa è davvero importante per lui.

Ci sarebbe pure Deja vu, di Tony Scott, che tratta una storia di bombe, distorsioni temporali e cambiamento del passato ma è basato su di una sceneggiatura che direi insoddisfacente (del Terry Rossio che è tra i colpevoli della saga dei Pirati dei Caraibi, e di Bill Marsilii) e perciò forse non sarebbe male far finta di non ricordarsene.

Visto (e letto) tutto ciò, il materiale trattato da Ben Ripley (sua la storia) non è che sia dei più freschi, ma viene qui trattato con buon equilibrio, grazie anche alla ottima regia di Duncan Jones, e ne esce un film tutto sommato godibile. Se si è disposti a lasciar correre alcune incongruenze nella storia.

Un soldato (Jake Gyllenhaal) si trova assegnato ad una assurda missione, che comporta la ripetizione degli otto minuti che hanno preceduto l'esplosione di una bomba nei panni di un insegnante di storia in viaggio su di un treno pendolare diretto a Chicago. Tra una iterazione e la successiva, si relaziona quasi esclusivamente con un ufficiale (Vera Farmiga) che è visibilmente in difficoltà nello spiegargli la situazione al contorno. Il povero disgraziato scopre di essere in una situazione praticamente disperata, che la sua missione non può aver successo (nel senso che lui vorrebbe), e per di più si innamora della donna (Michelle Monaghan) con cui "lui" (in quanto insegnante di storia) sta viaggiando in treno. Nonostante tutto, in qualche modo ne riesce a uscire fuori bene - fatto salvo l'insegnamento che ci arriva da Brazil.

Nota incidentale. Noi vediamo il soldato con le fattezze di Jake Gyllenhaal, ma tutti gli altri lo vedono come davvero è. Noi seguiamo il punto di vista del protagonista, e vediamo il vero insegnante solo quando il militare va in bagno e vede il suo riflesso, come succede in Un tuffo nel passato, anche se a me è venuto prima in mente La guerra lampo dei fratelli Marx, e per un attimo ho sperato in una inattesa deriva comica.

3 commenti:

  1. Eddai, dopo tutti i film citati, esempi più o meno buoni per degli argomenti che amo, quelli degli universi paralleli e dei viaggi nel tempo, mi tiri fuori i Marx??!?!? Hai dimenticato però Ritorno al futuro.
    Se ti sconfiffera recupera Doctor who, che piano piano fa del tempo, dello spazio, degli universi paralleli, qualcosa come pane quotidiano. Personaggione!!!

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  2. Che ci posso fare? Come ho visto la scena dello specchio nel bagno treno ho cortocircuitato con i Marx bros. A mio gusto una versione comico demenziale della complicata vicenda potrebbe risultar spassosa.

    Ritorno al futuro non l'ho citato perché, lapalissianamente, non m'è venuto in mente. A mia discolpa direi che siamo in territori diversi, e punto di contatto non mi pare molto forte.

    Doctor Who è un bel po' che lo sfioro, ogni tanto qualcuno me lo cita, e io devo sempre ammettere di conoscerlo solo per sentito dire - prima o poi mi dovrò recuperare tutta la saga.

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  3. Per il Dottor Who ero anch'io nella stessa situazione. Grazie Rai4.

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