Red

Tratto da un fumetto, di cui mantiene la (mancanza di) profondità dei personaggi, è basato sull'idea di coniugare azione, umorismo, e persino un pizzico di romanticismo.

Regge grazie ad un cast stellare, e solo fino ad un certo punto. Un taglio di una mezz'oretta gli avrebbe giovato. Nella seconda parte il film si siede, riprendendo un po' quota solo nel finale (che pure è scontato, ma fa parte del gioco).

La non eccelsa regia è di Robert Schwentke, di cui ho visto il terribile Un amore all'improvviso (in originale The time traveler's wife) ma ho mancato quello che dovrebbe essere il pezzo migliore della sua carriera, Flightplan - Mistero in volo, prima o poi rimedierò.

La storia è insolitamente complessa, disperdendosi in mille rivoli, ma in pratica si risolve in una storia d'amore tardiva tra un agente CIA in pensione (RED starebbe appunto per Retired Extremely Dangerous - Pensionato Estremamente Pericoloso) e la sua referente all'INPS americano, con complotto politico-criminale annesso a giustificare le due ore di pellicola.

Protagonista Bruce Willis, ruoli di supporto per gente del calibro di Morgan Freeman, John Malkovich, Helen Mirren, Karl Urban (il dottor McCoy del reboot di Star Trek) e persino una leggenda vivente come Ernest Borgnine.

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