Experiment - Fuga dalla perfezione

Da non confondere con The Experiment del 2010, remake di Das Experiment del 2001: questo è Experiment, senza articolo e con un ingiustificato e ingiustificabile sottotitolo italiano - in quanto non c'è alcuna perfezione e nemmeno una vera e propria fuga.

"Uno dei migliori film di fantascienza che sia mai stato realizzato!", diceva la copertina del DVD (del tutto assente materiale aggiuntivo, fra l'altro) e già questo era bastato a farmi capire che si trattava di una ciofeca. Pensavo però che si trattasse di una ciofeca densa di umorismo involontario, un po' alla Ed Wood per intendersi. Ahimé, nemmeno una sghignazzata, invece.

Sceneggiatura fumettistica nel senso negativo del termine, personaggi monodimensionali e storia ampiamente prevedibile. Recitazione nel migliore dei casi quasi accettabile. Colonna sonora dimenticabile. Effetti speciali risibili, ma questo faceva parte del gioco (il film è davvero a basso costo e lo dimostra a ogni passo).

Responsabilità principale della catastrofe attribuibile al regista-sceneggiatore Dan Turner.

Un tizio (John Hopkins - sua la recitazione non pessima) e una tizia così evidentemente inglesi che tutti si rivolgono a loro nella loro lingua natia, si ritrovano a Praga, senza memoria e in preda a incubi misti. Sono vittime di una macchinazione infernale e, per di più, senza capo né coda. Seguendo la loro avventura sconclusionata scopriremo che sono sposati e che hanno pure una figlia, anch'ella vittima della congiura. Finiranno tutti male.

Nessun commento:

Posta un commento