Aurora

Sulla copertina del DVD campeggia un giudizio di François Truffaut: "Il più bel film della storia del cinema". Troppo perentorio, forse, ma siamo comunque in quell'ordine di idee.

Ovviamente, dato che si tratta di un film muto, in bianco e nero, di più di ottanta anni fa, bisogna mettersi nell'ottica giusta per gustarselo. Ma con la giusta predisposizione d'animo si possono apprezzare le sfumature della storia e, soprattutto, la regia tutt'oggi soprendente di Friedrich Wilhelm Murnau.

Non conoscendo a priori la storia, sono rimasto colpito dal cambiamento di registri. Si parte con un melodramma a forti tinte - una donna fatale convince l'innamorato ad uccidere la sua moglie, vendere la fattoria e trasferirsi in città con lei - per poi passare alla commedia romantica - il marito fedifrago si pente all'ultimo momento, i due vanno (in tram) in città e lì ricostruiscono il loro rapporto - con puntate nel comico (alcune scenette mi hanno fatto pensare a Mack Sennett) - per poi finire nella tragedia.

Il racconto originale, molto tedesco, avrebbe previsto la catastrofe finale, ma l'aria di Holliwood ha spinto verso il lieto fine.

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